Podcast
Nella giornata di halloween siamo abituati a creare magie nelle piazze d'italia con i nostri spettacoli ma, questo anno, i nostri appuntamenti sono stati annullati causa COVID.
E allora oggi abbiamo deciso di creare una pagina podcast che ci accompagnerà da qui in avanti.
In questo spazio cercheremo di condividere con voi articoli, interviste, prove della compagnia, notizie dal mondo dello spettacolo, progetti extra come cortometraggi e lavori a cui hanno partecipato i nostri attori e tanto altro!
BUON ASCOLTO
31/10/2020
i Racconti del Terrore
Inauguriamo il nostro BLOG/PODCAST con la lettura di uno dei racconti del terrore del maestro dell'horror: EDGAR ALLAN POE con
IL CUORE RIVELATORE!
Il racconto è la confessione dell'omicidio di un vecchio.
L'anonimo protagonista puntualizza immediatamente di essere sano di mente, anche se un po' nervoso; durante tutto il racconto vorrà dimostrare la sua lucidità mentale nel premeditare e compiere il crimine.
L'assassino amava il vecchio con cui viveva, ma non sopportava il suo occhio chiaro da avvoltoio, quell'occhio sempre incombente, vitreo, che lo innervosiva, lo faceva letteralmente diventare matto.
Per sette notti a mezzanotte l'assassino era entrato cautamente nella camera del vecchio, ma questi dormiva e quindi non vedeva il suo occhio malvagio. Per questo non era riuscito ad ucciderlo.
Tuttavia l'ottava notte il vecchio si svegliò. Per un'ora intera l'assassino non si mosse. Poteva sentire l'affanno e la tensione del vecchio che si trasformavano in paura, mentre il suo battito cardiaco aumentava.
Il protagonista aprì leggermente la sua lanterna cieca e illuminò proprio quell'occhio malvagio; il battito sempre più forte e ossessivo e la paura di essere scoperto lo portò a uccidere il vecchio rovesciandogli il letto addosso.
Si rallegrava, poiché quell'occhio non lo avrebbe più turbato. Per occultare il cadavere lo smembrò e lo nascose sotto le tavole del pavimento. Finì tutto alle quattro del mattino.
A quell'ora però arrivarono tre poliziotti, i quali erano stati chiamati da qualcuno che aveva sentito le grida del vecchio. Ma l'assassino, sicuro di non poter essere scoperto, raccontò che aveva gridato lui nel sonno a causa di un incubo, e che il vecchio era in viaggio.
I poliziotti, convinti dalle sue parole, chiacchieravano fra di loro. L'assassino cominciò allora a sentire un battito cardiaco sempre più distinto provenire da sotto il pavimento. I poliziotti sembravano indifferenti a quel rumore, tanto che quell'indifferenza gli parve un atteggiamento ingannatore e beffardo, atto a smascherarlo.
In preda alle allucinazioni e alla paura di essere scoperto, l'assassino svelò loro dove aveva nascosto il cadavere.
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